Da sempre il nostro paese è diviso in due. Il nord ed il Sud. Da sempre luoghi comuni ne hanno descritto il divario sempre più ampio. Da sempre il sud si sente abbandonato ed il nord ritiene che sia il popolo stesso di quest’ ultimo a non volersi dare da fare per avvicinarsi all’efficienza del settentrione.
“La Sinistra, in primo luogo nel Mezzogiorno, dove ha subito la sua più grande sconfitta, ha il dovere di ripensare se stessa, non ragionando di formule e su apparati, ma su come, a partire dalle questioni di merito, si recupera una funzione di rappresentanza”, dichiara Massimo Paolucci, eurodeputato.
Mentre Giuseppina Occhionero, deputata molisana di Liberi e Uguali, ha presentato alla camera una mozione per il rilancio economico e sociale del Sud Italia: “La questione meridionale è ormai ineludibile e i dati raccontano di un divario tra nord e sud di proporzioni inaudite.
Per questo siamo convinti che le misure messe in campo da questo governo, come il reddito di cittadinanza, non sono né sufficienti, né lungimiranti, per far uscire il Mezzogiorno da una crisi che rischia di diventare irreversibile”.
Alcuni punti da rivedere per colmare il divario
Vi sono diverse questioni da rivedere per colmare il divario:
- Redistribuzione della ricchezza: con i ritmi attuali si prevede che per il 2028 il Sud Italia tornerà in una situazione economica pre-crisi;
- Occorre un riequilibrio tra nord e sud. Attualmente il 30% della popolazione italiana vive nel sud Italia e, ad essi è destinato il 20% delle risorse;
- Un idea balenata per riportare il sud Italia al vertice dell’economia è quello di trasformare il Mezzogiorno nella più grande economia circolare d’Italia;
- Per colmare il divario dobbiamo pensare alle città del sud, senza un’alta qualità urbana il Mezzogiorno non può ripartire;
- Servono volti nuovi e giovani per riformare la pubblica amministrazione;
- Bisogna portare anche nel meridione una ventata di innovazione, ad esempio, trasformando l’attuale settore secondario in Industria 4.0.
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